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Festa della Mamma di stocazzo

Ieri si è festeggiata la Festa della Mamma e verso le 17:30 mi ha assalito un grumo di malinconia. Non solo per l’assenza ancora inconcepibile di mia mamma, ma anche per le mamme di quei tempi là. della sua generazione che ha vissuto gli strascichi della guerra, quando quel poco che c'era doveva essere condiviso senza tante storie, quando le regole erano ben chiare, e anche le responsabilità di ogni individuo con cui si conviveva. Per noi figli, era il periodo delle sculacciate, dei castighi a lungo termine. Del “non ti alzi da tavola fino a quando finisci”, dei “fai i compiti che poi li controllo”, del coprifuoco delle nove emmezza di sera, dei “se arrivi in ritardo a scuola, sabato non esci con gli amici”. La camera doveva essere tenuta in ordine, si cenava insieme e chi osava andare a prendere una pizza con gli amici, scattava la famosa frase: “questa casa non è un albergo”.   Poi mia madre, soprannominata Cianciulli (come la saponificatrice di Correggio, che faceva il sapone co

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