With a little help from my friends







L’idea me l’ha data il mio amico Alberto Molinari ed è questa: fare una lista di luoghi comuni sul Natale. Io ci ho aggiunto l’idea di farvi un bel regalo, e di invitare alcuni dei miei amici più simpatici a compilare la lista e di proporvela qui, sul mio blog. Anche perché pensavo, i regali più belli sono quelli fatti e non quelli comprati. A proposito di luoghi comuni, s’intende.

Ringrazio chi ha partecipato e chi ha pensato di farlo ma non ha avuto tempo: come promesso, quando vengo a Milano vi offro un gelato alla nocciola.

Adesso fatevi un piacere e mettete su la colonna sonora de ‘Il Natale di Charlie Brown” (classe 1965), che troverete sicuramente su Spotify e leggete. Fa ridere. 

Vado:

Meglio il pandoro perché non ci sono i canditi (Michele Mozzati)

Quelli che si offendono perché non gli hai mandato gli auguri (Giorgio Terruzzi)

Ogni Natale vedi parenti di cui ti sei scordato l’esistenza il giorno di Santo Stefano dell’anno prima (Alessandro Robecchi)

Alla nonna solo un dito (Fabrizio Ravelli)

Basta il pensiero (Marco Pastonesi)

La poesia demmerda di sette minuti e quarantadue dei piccoli (Alessia Gemma)

Quelli che nel presepe, tra il bue e l’asinello, mettevano la figu di Van Basten (Gino Cervi)

Se non ci vediamo più, allora auguri (Alberto Molinari)

Quelli che credono che Gesù Bambino sia Babbo Natale da giovane (Beppe Viola)

Io i canditi li scarto (Serena Viola)

Il tavolo dei bambini (Anna Viola)

Le famiglie italiane negli spot (Giorgio Terruzzi)

Bambini, pensate anche ai poveri (Fabrizio Ravelli)

Santa Lucia non se la caga nessuno, come quelli che arrivano primi alle feste (Michele Mozzati)

Natale è quel giorno in cui è già troppo tardi per organizzare una festa di Capodanno (Alessandro Robecchi)

Apparecchiare quelle 72 ore prima (Serena Viola)

Alla fine il Motta rimane il migliore (Alberto Molinari)

Quest’anno solo pensierini (Alessia Gemma)

La Befana è la donna di Babbo Natale (Marco Pastonesi)

La sera di Natale un bel brodino (Fabrizio Ravelli)

Quelli che vorrebbero fare un salto in lungo a Santa Lucia e atterrare dopo la Befana (Gino Cervi)

Gli zampognari nel cortile. Tra pattumiera varia (Anna Viola)

La giacca di renna è una cosa che a Natale non si fa mai. Per rispetto (Michele Mozzati)

Quelli che dicono “il Natale che palle” (Giorgio Terruzzi)

Babbo Natale è di sinistra perché è laico; Babbo Natale è di destra perché l'ha inventato la Coca-Cola; Gesù Bambino è vintage (Michele Mozzati)

Il 33 giri di ‘Oh Hapy Days” della Cinzano (Serena Viola)

Le canzoni di Natale cantate da Celine Dion, Mecheal Bublé e quell’altro con i capelli lunghi (Alberto Molinari)

Dai nonno, fanne un’altra che ridiamo (Fabrizio Ravelli)

Quelli che il 24 sera mangen el pess (Gino Cervi)

Le citazioni dotte negli sms (Giorgio Terruzzi)

Quelli che scappano con l’amante dopo aver rubato il panettone ai bambini (intesi come figli) (Enzo Jannacci-Beppe Viola)

Dopo chiamiamo Marina (Serena Viola)

Il panettone piace ai vecchi il pandoro ai giovani (Michele Mozzati)

Aggiungo, con appena un filo di ironia: Buon Natale! (Marina Viola)


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