Lettera aperta a Alessia e Nicola che si sono sposati ieri









Carissimi Alessia e Nicola,

dopo quasi ventidue anni, mi ritengo senza alcuna modestia, esperta in vita matrimoniale. È complesso sposarsi, e rimanerlo, perché bisogna accettare il fatto che c’è una persona che si è conosciuta a una festa anni fa, che ha una famiglia, un passato, delle abitudini, dei gusti, dei desideri diversi dai nostri. Soprattutto, ha dei difetti, che ha tentato di tenere nascosti fino a quando si è detto: ma chi me lo fa fare?

Per esempio, con il tempo, io ho scoperto che:
-       - gli uomini fanno la pipì in piedi e non sempre centrano il buco (che tra l’altro a me sembra grande abbastanza)
-       - lasciano l’asse del cesso su (che mi sono sempre chiesta perché: è come se sapessero di farla sempre un po’ fuori. Non si potrebbe invece insegnar loro a farla dentro, fino all’ultima goccia?)
-       - lasciano le calze per terra e il denifricio aperto (perché? mi chiedo. Come passeranno poi quei tre secondi che risparmiano a non chiuderlo?)
-       - vogliono sempre avere il telecomando
-       - ogni tanto ti dicono che ti ascoltano ma hanno lo sguardo perso nel nulla


Invece le donne:
-       - non hanno sempre voglia di fare all’amore, ma vogliono le coccole a letto
-       - hanno i nervi e poi la malinconia due o tre giorni prima delle mestruazioni
-       - hanno il vizio di voler cambiare (‘migliorare’, dicono mentre si parlano al telefono) il loro compagno
-       - gli ricordano sempre che loro sono nettamente superiori (non solo a parole). 

Essere sposati è complesso anche perché ci sono invece delle cose che si vorrebbero fare, liberamente, ma che adesso non si può più, tipo andare in vacanza con gli amici (ma senza la moglie o il marito), guardare i video di Umberto Tozzi su youtube con lui o un film (tremendo) di fantascienza con lei, dormire da soli nel mezzo del lettone, baciare l’amico o l’amica fighi. Insomma, un sacco di altra roba che adesso non mi viene in mente.

Ci sono però anche delle cose bellissime che vengono con il pacchetto ‘matrimonio’. Alcune le si scoprono subito, altre dopo. Altre ancora si impara ad apprezzarle dopo anni. Ecco quelle che ho scoperto io, e che condivido con voi che magari vi do una mano:

-       - poi scappa di avere dei figli, che è una figata (per il sessantanove percento del tempo: c’è un bel trentun percento di rottura di maroni, ma si dividono i compiti)
-       - se si ha voglia, c’è sempre lì qualcuno da limonare
-      -  anche se si ha il raffreddore e si è sommersi da fazzolettini umidicci e si hanno le occhiaie e i capelli unti, non ci si vergogna
-       - si possono fare le cenette romantiche senza preoccuparsi che l’altro pensi chissà che cosa
-       - se non si ha voglia di guidare, si fa a turno
-        -si ha una casa insieme, con tutte le cose insieme che poi non si sa più di chi sia questo libro o quella coperta
-        -si ride moltissimo
-        -si possono fare un casino di pettegolezzi
-        -si litiga ma poi prima o poi si fa la pace
-        -si può sempre delegare qualcuno a buttare la pattumiera
-        -si possono comunque fare le cose di nascosto (tipo fumare in casa)
-       - se uno cucina non deva fare la cucina
-       - si possono mostrare i propri punti deboli senza vergogna (tipo: rubare la nutella, lavorare a maglia, ruttare, piangere per un film del cazzo, mettersi le pantofole e molto altro)
-       - si può star da sola se si vuole, e stare solo voi due se volete, o stare con amici (con o senza di lui): insomma, un casino di combinazioni sociali
-       - in banca o dal fruttivendolo si può dire: è passato mio marito? (o moglie: infatti, di solito è lei che passa, che lui si dimentica)
-       - ci si può dire che quelle scarpe fan schifo, o quei pantaloni fanno il culo grosso. Ci si incazza lo stesso, ma poi passa più in fretta
-       - si può piangere sul divano senza un motivo e senza dover sar lì a spiegare la rava e la fava
-       - si invecchia insieme per cui non si nota molto
-       si può girare nudi per casa anche senza poi dover fare quella roba lì

Ecco. Ci vediamo a novembre.

Un abbraccio,
Marina


Commenti

  1. Ma come fa 'sta Marina Viola? Sembra che butti lì quattro puttanate così tanto per ridere e invece descrive il matrimonio nel modo più bello, serio e vero che abbia mai visto.

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